28 novembre 2013

WHO ARE YOU | Janna Colella, realizzare le proprie idee

Il mare e il surf come soggetti preferiti tra le foto di Janna Colella.
L'intervista di oggi, per la rubrica Who are you, è dedicata proprio a lei.

Fuji instax210 Natalia Resmini #2 - © Janna Colella
• Chi sei?
Mi chiamo Janna, vivo in Liguria precisamente a Rapallo, ho 35 anni e sono impiegata in un ufficio. Niente a che vedere con la creatività e la fotografia anche se i miei studi sono stati all'istituto d'arte di Chiavari con indirizzo architettura e arredamento. Mi sono avvicinata alla fotografia circa 8-9 anni fa da autodidatta con una compatta digitale. Nel tempo sono passata a due reflex di cui una full frame e poi già da diversi anni mi sono addentrata nel mondo analogico giocando con le Lomo, di cui comincio ad averne in gran quantità! Una LC-a+ che tra tutte è in assoluto la mia preferita, una Holga 120, due Diana, Lomo fisheye, tra l'altro vinta ad un concorso fotografico, la Sproket Rocket, una Lubitel U166 originale trovata ad un mercatino dell'antiquariato. Poi mi diverto anche con il mondo delle Polaroid e delle Fuji Instax. Tra gli ultimi acquisti c'è stata una Yashica mat 124 una biottica medio formato. I miei soggetti preferiti primo tra tutti è il mare, sia che sia piatto, mosso, con 2 metri d'onda con le sue moltitudini di colori e da qui è legato un altro mio soggetto ed è il surf. Mi piace fare foto ai concerti, fotografare quello che mi colpisce girando per la strada, in modo particolare perdendomi nei vicoli del centro storico di Genova.

• La prima cosa a cui pensi appena sveglio?
A una persona per me molto speciale.

• Di cosa hai una scorta?
Rullini di ogni tipo.
Andrea - © Janna Colella
• Una parola o un'espressione che ami? E una che odi?
Una parola che amo è "grazie" un po' troppo spesso inutilizzata! Un'espressione che amo è "vivi e lascia vivere" mentre non mi viene in mente una parola che odio in particolare però posso dire che odio la maleducazione.

• Di cosa hai bisogno per essere felice?
Del mio mare.

• In questo mondo le persone si dividono in?
Corrette e disoneste, anche se ho paura che le disoneste siano le maggiori.
Andrea - © Janna Colella
• Un politico, una popstar o un artista che ammiri particolarmente per vari motivi?
Politici preferisco non parlarne. Un'artista che amo particolarmente è Salvador Dalì. E sicuramente tutte le persone che lottano a testa alta nonostante le difficoltà della vita che possano essere problemi finanziari o problemi gravi di salute.

• Il luogo più importante di casa tua?
Il terrazzo anche se poi alla fine non ci sto molto ma è la parte più rilassante della casa.

• Tre posti dove dove non sei mai stato e che vorresti vedere?
Solo tre? Nuova Zelanda, Hawaii e Marocco.
Bogliasco - © Janna Colella
• Pensando all'Italia, qual è la prima cosa che ti viene in mente?
Purtroppo in questo momento mi viene da pensare solo alla tristezza anche se sarebbe da pensare alla bellezza, all'arte, alla creatività che purtroppo in questi ultimi anni viene penalizzata dall'ignoranza, dalla burocrazia, dalla politica. Un valore e un patrimonio immenso che tutto il mondo ci invia e noi lo stiamo distruggendo come un castello di carta.

• Quale città d'Italia ti attrae per il suo ambiente creativo?
Genova devo dire che ultimamente si sta muovendo molto dal punto di vista creativo, artistico. Già di per se la città con il suo centro storico meraviglioso è molto creativa, sopratutto per spunti fotografici.

• Cosa volevi fare a 14 anni?
Se devo essere sincera non mi ricordo!
Carlo - © Janna Colella
• Cosa non indosseresti mai?
Calze a rete.

• Che cos'è per te la creatività?
Il poter realizzare materialmente le proprie idee, passioni, amori che sia fotografia, pittura, scultura, moda, design, fumetti, scrittura.

• Da cosa trai ispirazione per i tuoi progetti?
Da tutto quello che mi circonda, dagli amici fotografi, da internet, dall'arte.
Genova - © Janna Colella
• Che definizione hai per la fotografia?
Non ho una mia definizione per la fotografia, posso dire che per me è una passione, è una parte di me, ma confesso che spesso ne sono anche in conflitto, mi capita spesso che per mesi e mesi non prendo in mano mai una macchina fotografia, quasi come se ne avessi un rifiuto. Alla fine non ne posso fare a meno.

• Qual è il posto dove riesci a trovare più idee?
Per la strada, io mi muovo a piedi o in treno e spesso proprio camminando mi vengono le idee per spunti fotografici.

• Che cos'è per te il lusso?
Ci potrebbero essere tante definizioni del lusso, la prima che mi viene in mente è quella di poter vivere la propria vita facendo quello che si è sempre sognato di fare, secondo le proprie aspirazioni, passioni e attitudini.
Joan - © Janna Colella
• Un film recente che ti è piaciuto? Perché?
Non mi viene in mente nessun film in particolare.

• L'ultimo libro letto?
"Camera oscura" di Simonetta Agnello Hornby, e adesso sto finendo "La mia fotografia" di Grazia Neri, che trovo veramente molto interessante, sopratutto ti fa capire quanto si sia evoluta velocemente la fotografia, come sia cambiato l'atteggiamento della gente nei confronti dei fotografi, della fotografia e del sistema in generale.

• Una colonna sonora delle tue giornate?
Uhhhh tantissime, in questo periodo ascolto gli MGMT, M83 e The Naked and Famous.
Long joel tudor - © Janna Colella
• Un sito che tutti dovrebbero visitare?
Non ne ho uno in particolare, però posso consigliare www.artlimited.net e il sito di una delle mie fotografe preferite www.jonisternbach.com

• Cosa o chi consideri sopravvalutato oggi?
Il voler apparire a tutti i costi.

• Un aneddoto indimenticabile legato alla tua attività?
Sinceramente nessuno in particolare di divertente o di eclatante, ma sicuramente la gente stupita, sopratutto ragazzi giovani, quando ti vedono usare una macchina fotografica analogica per non parlare poi se è una macchina a pozzetto, ti guardano come se provenissi da un altro pianeta.
Subsonica - © Janna Colella
• Con chi ti piacerebbe lavorare?
Se fosse ancora vivo mi piacerebbe lavorare con Leroy Grannis il padre della fotografia di surf, con Joni Sternbach, con tanti altri fotografi di surf e poi con Annie Leibovitz. Fotografi italiani con Giovanni Marrozzini, Pier Paolo Ferrari e Chico De Luigi, tra l'altro fotografi uno diversissimo dall'altro.

• Cosa provi quando rivedi alcuni progetti di due o tre anni fa?
Trovo quasi sempre un qualcosa che non va bene, che forse a distanza di tempo farei in modo diverso.

• L'ultima cosa che fai prima di dormire?
Leggo alcune pagine di un libro e se non crollo subito dal sonno mi addormento ascoltando musica con le cuffiette.
Yashica Jack Jaselli concerto Ge ilford 3200 - © Janna Colella
• Progetti per il futuro?
Imparare a sviluppare e stampare le foto in pellicola.

• Link dove è possibile vedere quello che fai o dove seguirti?
www.flickr.com/cjlomo/
www.jannacolellaphoto.blogspot.it
www.tumblr.com/blog/jannacolella

• Una frase o un pensiero per concludere l'intervista?
Di fotografare di più con il cuore invece di pensare solo ai pixel, ad obiettivi il più luminosi possibili, spesso si guarda più alle caratteristiche tecniche e meno all'impatto emotivo che può suscitare una fotografia e questo vale anche per me, c'è sempre un sacco da imparare.


Se l'articolo ti è piaciuto, iscriviti ai feed per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del magazine, oppure diventa fan della nostra pagina facebook e seguici su twitter. Se hai la passione per la fotografia non perderti il nostro gruppo su flickr e seguici su instagram.

1 commento :

  1. Brava Janna, conservo sempre le foto che hai fatto in giro per il Salento. Anche se eri sempre in disparte!!

    RispondiElimina

Cosa ne pensi? Hai idee migliori?