2 aprile 2014

IN VESPA | Peloponneso, Giorno 7, Giorno 8, Giorno 9

© Luca Occhilupo
Oggi voglio raccontarti una storia, un po’ romantica e un po’ crudele. Come tutte le storie d’amore, è una storia vera! Questa storia, al contrario di quello che puoi pensare, non ha inizio nel Peloponneso, ma più su, vicino alla Turchia, in una regione della Grecia che è la penisola calcidica, dove sorge il monte Athos.
© Luca Occhilupo

Il monte Athos è un monte disseminato di monasteri e la particolarità, ciò che rende questa terra unica al mondo, è che nessuna donna, nei secoli dei secoli, è mai potuta salire lassù; alle donne infatti è vietato visitare il monte e i suoi inestimabili monasteri, abitati solo da monaci.

La storia vuole che un monaco avesse un fratello che doveva sposarsi con una donna nel piccolo paese di Koroni, nel primo dito del Peloponneso, sicché questo monaco si mise in viaggio verso il sud ovest del Peloponneso per partecipare al matrimonio del fratello. Alla cerimonia, però, era presente anche la sorella della sposa.
© Luca Occhilupo

La scintilla fu veloce, come tutte le scintille, e i due consumarono una passione travolgente, inusuale per quei tempi di chiesa e castità, in cui le donne non potevano avere rapporti prima del matrimonio. Ma l’amore è crudele a volte, a volte è in grado di uccidere, e la sua crudeltà, in questo caso, si rivelò nel momento in cui il monaco decise di tornare sul suo monte, in eremitaggio, lasciando la povera donna deflorata e senza la speranza di trovare più marito.
© Luca Occhilupo
La storia sarebbe finita qui se non fosse stato per i fratelli della povera ragazza che fermarono il monaco prima che potesse fuggire e lo costrinsero a sposare la ragazza di cui aveva consumato il cuore. Si sposarono, con un matrimonio infelice, e la donna, fino alla morte del marito, rimase a casa, senza mai uscire se non per fare compere per ciò che concerneva la casa e i doveri familiari né per vedere amiche e avendo come unica consolazione per la sua vita solitaria, la crescita dei figli e il mantenimento decoroso della sua casa.

© Luca Occhilupo
Ho conosciuto questa donna e, con lei, ho conosciuto la tristezza di molte altre donne, costrette, per il volere dell’uomo forte, a vivere una vita lontana dalla vita. Ora i tempi stanno cambiando, per fortuna, anche se nel sud del nostro e di questo paese la mentalità maschilista è ancora dominante. L’uomo è debole e l’uso della forza fisica, come si sa, è l’unica arma del debole.



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