5 aprile 2010

SALONE DEL MOBILE | La maniglia Denver design by Daniel Libeskind for Olivari


L’Autore
Nella recente architettura contemporanea, Daniel Libeskind rappresenta un caso di singolare successo dopo un periodo di difficile ricerca formale: il suo lavoro origina in quella tendenza definita "decostruttivismo" che per alcuni autori è rimasta al semplice stato di enunciazione teorica, ma che nel caso di Libeskind e altri è riuscita a trasformarsi in autentiche costruzioni, anche di grande importanza e dimensione.


La maniglia Denver
Il caso della collaborazione di Libeskind con Olivari rappresenta dunque un esempio di felice riuscita, per diversi aspetti: non sono molti i progetti di autentico disegno industriale realizzati da Libeskind, soprattutto dove sia risultata una forma relativamente ingentilita, anche se mantiene la dinamicità e la forza dell'ispirazione originale dell'architetto: si tratta però non di una forma gratuita, ma di un vero e proprio oggetto, utile, e contemporaneamente di una bellezza non banale.

Simbolicamente, questa maniglia oggetto risulta una combinazione tra l’ambiente urbano - anche molto forte, tipico della città americana - e strutture di origine minerale, come certe formazioni cristalline che per processi del tutto naturali assumono tuttavia forme strane e imprevedibili, alle scale più diverse: cristalli veri e propri, rocce, ghiacciai. Si chiude così, idealmente, il cerchio tra la difficoltà dell'invenzione formale degli architetti e la serenità che è possibile ritrovare in un' ispirazione "naturale" del progetto, soprattutto nella scala di un oggetto quotidiano come la maniglia.

Denver è disponibile per porta con rosetta e bocchetta, per cremonese e dotata del dispositivo di sicurezza DK.
E’ realizzata in ottone nelle finiture Cromato, Cromato opaco e SuperInox satinato.

Pad. 8 posto D30

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